Un tatuaggio per riconoscerla, un video su Whatsapp diventato VIRALE in pochi minuti e una mattanza sui social che Diletta Leotta fatti da parte.
Lo abbiamo visto TUTTI il video incriminato di 3 minuti dove Maria Teresa Buccino, in un momento privato della sua vita, è intenta a fare quello che facciamo tutti. Eppure, dopo il caos delle foto hackerate di Diletta, la mattanza sui social non risparmia neanche lei.
Anche i giornali, gli stessi del doppio standard dell’hashtag #PrayForTiziana, ci vanno giù pensante, con ‘articoli di cronaca’ che racconto l’accaduto, conditi da fotogallery con le foto osè delle 3 sorelle.
LA DENUNCIA DELLA SORELLA BUCCINO:
Sono vittima di una cattiveria gratuita, ora mi trovo alla polizia postale dove ho sporto denuncia penale e sono partite le indagini per bloccarne la divulgazione. Sono immagini private di quattro anni fa di cui non ricordavo nemmeno l’esistenza, ringrazio la polizia che sta già oscurando tutto e soprattutto cercando i gruppi whatsapp da cui stanno partendo le immagini.
UN PICCOLO CONSIGLIO (OVVIO):
Non siamo e non saremo MAI bigotti come non saremo mai cinici ma c’è una cosa dire: nell’epoca di Whatsapp, dei Social, della viralità alla portata di TUTTI, girare video di momenti intimi e poi non cancellarli IMMEDIATAMENTE dopo averli girati è un errore che, come insegna la recente cronaca, NON PERDONA.
Che sia stata hackerata, o che il video lo abbia diffuso un ex fidanzato (revenge porn), che sia un ‘prank gone wrong‘ o qualsiasi altra cosa, fatto che sta un VIDEO PRIVATO di un tuo (tu generico) momento intimo è finito online perché NON lo hai cancellato. Chi più e chi meno, tutti hanno foto osé della propria ragazza o di una che te le ha uscite perché fai i Big Likes su Facebook (triste verità). Quante di voi hanno valange di Dick Pics dei propri ragazzi o di sconosciuti trovati su Tinder?
Va bene, va benissimo tutto ma GIUDA BALLERINO, IMPARATE a cancellare le prove, le foto e specialmente i video. Specialmente quando si vede il volto o ci sono segni che vi rendono palesemente e facilmente riconoscibili.
I PROFILI, ORMAI PRIVATI, DELLE SORELLE BUCCINO:
