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AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani), insieme a GFK, ha recentemente pubblicato dei dati interessanti riguardo la diffusione dei videogiochi su suolo italiano.
Stando alla ricerca svolta da queste due società, l’anno 2016 è stato chiuso in modo positivo per quanto riguarda le vendite di software in Italia.
Con un giro d’affari che supera il miliardo di euro e un trend in crescita dell’8,2% rispetto al 2015, nello scorso anno i videogiochi hanno fatturato oltre seicento milioni di euro. Il software fisico, che comprende i videogame per console e per PC venduti nei negozi, ha un valore di quasi 350 milioni e registra la lieve flessione dell’1,1% rispetto al 2015.
Tale successo di vendite, però, non si registra solamente con i videogiochi retail, ma anche nel mercato digitale, nel quale sono compresi anche download di videogiochi, abbonamenti per giocare online su PC e console, carte prepagate, micro transazioni…, si è riscontrato un netto miglioramento rispetto al 2015: ha generato un fatturato di quasi 300 milioni di euro.
Guardando ai videogiochi commercializzati in negozio, i videogiochi calcistici rimangono sempre nei primi posti tra i titoli più venduti. Primo fra tutti abbiamo FIFA 17, seguito poi da Grand Theft Auto V e Uncharted 4 Fine di un Ladro (si parla sempre dell’anno 2016).
Il dato più significativo della classifica dei 20 titoli più venduti del 2016 è l’affermarsi dei videogame rivolti a un pubblico adulto a conferma della crescente età dei videogiocatori.
Stando ai dati, infatti, il 50,2% della popolazione di età superiore a 14 anni videogioca, un numero che supera i 25 milioni di persone ed è sempre più adulto. Si denota una concentrazione nelle fasce comprese tra i 25 e i 55 anni, dove abbiamo il 18,4% di giocatori dai 25-34 anni, il 22,4% dai 35-44 e il 20,6% nella fascia tra i 45-54 anni.
Crescono i videogiocatori over 65 che sono poco più numerosi degli adolescenti e rappresentano il 7,9%, mentre nella fascia 14-17 sono il 7,2% del totale.
È importante sottolineare, però, che questo macro dato tiene conto di ogni tipo di intrattenimento videoludico, anche quello espresso dalle App di gioco e dal gioco in famiglia che nel nostro paese rappresenta il 17,8%. Importante notare che i genitori stanno trasmettendo la passione per il medium ai figli, alle nuove generazioni.
Cosa ne pensate di questi dati? Fatecelo sapere nei commenti.