Multa per TikTok, 10 milioni di euro fanno tremare la piattaforma

Arriva una multa pesantissima per TikTok, una sanzione di 10 milioni di euro che fanno tremare la piattaforma. Ma cosa è accaduto?

Al momento è da escludere la chiusura di uno dei social che sta raccogliendo maggiore successo, ma nonostante questo qualche preoccupazione inizia ad avanzare.

Conosciuto in Cina come Douyin viene lanciato il 20 settembre del 2016 inizialmente col nome di Musical.ly. Grazie a questa applicazione i creator possono creare dei brevissimi video, che vanno dai 15 secondi ai 600, e che con l’aggiunta di filtri e musica permette un nuovo modo di comunicare rapido e davvero in grado di anticipare i tempi.

Da quel momento tutti i social si sono prestati a questo tipo di messaggio con gli short verticali che stanno soppiantando i video lunghi e dove c’è un lungo spunto di riflessione. In Cina il social si è sviluppato più per il marketing invece in Italia ha dato vita alla creatività portando a guadagni importanti tantissime persone creative e in grado di portare contenuti accattivanti.

Ora però arriva una notizia molto delicata che rischia davvero di complicare il futuro di questa app col pubblico che però spera di vederlo andare avanti ancora a lungo.

TikTok, multa pesantissima

La sanzione combinata a TikTok, come già specificato, si aggira attorno ai dieci milioni di euro. Una multa molto pesante che ha fatto traballare l’azienda in grado comunque, al momento, di sostenere questo tipo di spesa.

La multa arriva dall’Antitrust che accusa il social di inadeguati controlli sui minori con l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Al centro ci sono tre società e cioè l’irlandese TikTok Technology Limited, la britannica TikTok Information Technologies UK Limited e l’italiana TikTok Italy Srl.

L’attività istruttoria ha portato ad accertare la responsabilità nella diffusione di contenuti suscettibili di minaccia per la sicurezza psicofisica per i minori vulnerabili ai danni di TikTok. Tra queste al centro dell’attenzione ci sono numerose challenge come quella legata alla “cicatrice francese”.

Pur essendo contenuti pericolosi potenzialmente, così è stato evidenziato, sono stati diffusi attraverso un “sistema di raccomandazione” che è basato sulla profilazione algoritmica dell’utenza e che seleziona costantemente video da destinare a ciascun utente addirittura attraverso sezioni denominate “Per te” o “Seguiti”.

Proprio l’obiettivo di aumentare l’interazione ha generato scontento nelle autorità garanti che hanno sottolineato come si sarebbe dovuto aggiustare la mira per evitare problemi nell’utenza più giovane che è d’altronde quella maggiormente attiva su questo tipo di social.