
Vi avevamo parlato di come Trump avesse voluto Kalanick, CEO di Uber, (e con lui Elon Musk e molti altri BIG della Silicon Valley) nel suo Strategic and Policy Forum. E di come la presenza di Uber nel team di Trump avesse creato non pochi problemi all’azienda.

In una nota interna rivolta ai suoi dipendenti, il CEO di Uber, Travis Kalanick, ha annunciato la sua intenzione di lasciare il team strategico del presidente Trump. La notizia arriva poco più di un mese dopo che Kalanick aveva aderito al consiglio consultivo-economico lo scorso dicembre, insieme (tra gli altri) al CEO di Tesla Elon Musk. Secondo il New York Times, la decisione di Kalanick è dovuta ai disordini creati dal #MuslimBan applicato anche ai i dipendenti dell’azienda e che erano preoccupati per la posizione del CEO nel Consiglio voluto da Trump.
Leggi l’approfondimento del New York Times —> QUI
Kalanick ha poi voluto precisare che la sua adesione “non è stata pensata come un avallo del Presidente o del suo gruppo ma purtroppo è stata mal interpretata e vista come tale”. Ma i problemi per Uber sono ormai all’ordine del giorno in seguito al backlash della campagna #DeleteUber, che ha ‘invitato’ gli utenti dell’azienda ad abbandonare il servizio (MAGGIORI INFO QUI).
LA RISPOSTA DI MUSK:
Regarding the meeting at the White House: pic.twitter.com/8b1XH4oW6h
— Elon Musk (@elonmusk) 3 febbraio 2017